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La confraternita della madonna del cuore

La confraternita
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Dal 1877 al 1882, è priore Beniamino Rozzi e fino al 1902, Augusto Pascucci; quest’ultimo periodo appare uno dei più fecondi delsodalizio. Il direttore arciprete Domenico Enni registra le spese per la costruzione dell’arco gotico (29 novembre 1883), che ancora si innalza sulla parte alta dell’infiorata: totale complessivo Lire 409,22, di cui Lire 100 al pittore bavarese Roberto Schielin e Lire 100 al falegname geranese Enrico De Grandis; la Confraternita di S. Rocco contribuisce a metà delle spese dell’opera. Quell’anno i confratelli della Madonna, in previsione del forte stanziamento, si impegnano soltanto per l’allestimento dell’infiorata, per la fiaccolata notturna della piazza durante i lavori, per l’illuminazione del paese nelle due sere festive e per il lancio di due “palloni”; al resto del programma, cioè sparo, paratura della chiesa, allestimento della cappella in piazza, tra tamburi, nettezza della piazza, andranno come copertura le offerte della popolazione. Il 1° gennaio 1887 i consultori sottoscrivono l’atto nel quale sistabilisce lo “scoprimento dell’immagine di Maria SS.ma del Cuore”; il quadro può essere ammirato “soltanto nelle seguenti festività: 1) nel capodanno, 2) nell’Epifania, 3) nella Pasqua di Resurrezione, 4) nella festa di Maria SS.ma del Cuore e negli otto giorni successivi, 5) nel ringraziamento del mese di maggio, 6) nella festa del Sacro Cuore di Maria, 7) per il ringraziamento dello scampato colera, 8) nella festa della SS.ma Concezione, 9) nel Santo Natale. Sono però privilegiati i fratelli e le sorelle in circostanze di malattia ed altre occasioni sia pubbliche che private a giudizio del sig. “Arciprete”. Nel congresso del 22 maggio 1887 sono presenti quasi ottanta fratelli; viene confermato priore Augusto Pascucci ed eletti il cassiere Luigi Lelli e il segretario D. Benedetto Boschi. L’anno seguente, Aurelio Manni è incaricato di condurre da Roma un intagliatore per lanuova macchina processionale (il solo progetto costa Lire 15). Nel 1890, con un contratto di 179 lire annue, la Confraternita impegna il complesso bandistico a suonare nella festa della Madonna del Cuore, nel giorno del Cuore di Maria (ultima domenica di agosto), nel ringraziamento per lo scampato colera (ultima domenica di settembre) e nel corteo funebre di ogni fratello o sorella (dalla casa alla chiesa e da questa al camposanto).

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In proposito viene ribadito che tutti i fratelli indifferentemente debbano presenziare “all’assoluzione del cadavere”, pena il depennamento dall’albo, dopo cinque ingiustificate assenze; per gli avvisi funebri, vengono stampati cartoncini appositi da riempire volta per volta. L’amministrazione, nella visita pastorale del 12 settembre 1892, riceve le congratulazioni da parte dell’ab. Commendatario per il sopravanzo di Lire 213,97. Dal 1902 al 1906, troviamo in carica come priore Filesio Felici; dal 1907 al marzo 1908, per l’ultima volta, Pascucci Augusto; dal 1908 al 1920, Pascucci Mariano; Simeoni Domenico, 1921-1922; di nuovo Pascucci Mariano (1922-1923) e si ha il primo impianto elettrico nella cappella della Madonna; De Propris Giovanni fù Pietro (1924-1930) che sostiene l’anno commemorativo del II centenario della Madonna (1929): grandiosi sono i festeggiamenti e i lavori eseguiti in collaborazione con il comitato promotore, solenne e piena di pietà ne resta l’eco nella memoria dei nostri genitori, gli associati della confraternita raggiungono il numero di 292 persone.

Nell’adunanza generale del 12 gennaio 1930, il segretario presenta il rendiconto degli anni 1928-29: entrate Lire 6.122,80; uscite Lire 5.467,45; attivo Lire 655,35. La revisione dei conti viene affidata alla commissione composta dai signori De Lellis Emilio, De Propris Giovanni, De Propris Andrea e Censi Luigi fù Mariano. Nuovi eletti risultano l’esattore Di Priamo Giovanni Maria, avvisatore Fubelli Augusto, consultori effettivi: Nicolai Marcello, De Propris Andrea fù Luigi, De Lellis Emilio, Di Florido Luigi, Bussi Raffaele, Felici Mariano, Dolfi Pietro, De Propris Enrico, Maturi Carlo, Dolfi Francesco, Rozzi Claudio, Bertoldini Mariano; consultori supplenti: Fubelli Angelo fù Livio, Laurenti Francesco, Di Priamo Enrico, Proietti Urbano. In questo periodo termina la raccolta dei bozzoli della seta, entrata costante del sodalizio per quarant’anni; come in precedenza lo erano state le questue del grano, mosto e “grascie” (grassi dei suini); mentre le quote associative in denaro cominciano ad essere assorbite dalle sole onoranze funebri dei confratelli.
Per il 250° anniversario della venuta della Madonna del Cuore (1979-1980), nel comitato promosso dal titolare di S. Maria Don Giovanni Censi, già nel 1978, suddiviso per la grande partecipazione di popolo in tre commissioni, (religiosa, culturale, folkloristica) ed unico segretario (ing. Orlandi Massimo) la Confraternita si impegna al lavoro sui tre fronti: preparazione e svolgimento liturgico-religioso (pres.: D. Giuseppe De Propris e sig.ra Tummolini Manni Ester), ristrutturazione della Chiesa e stampa del libro commemorativo (pres. sig. Fubelli Vincenzo), festeggiamenti esterni (pres. dr. Manni Carlo), raccogliendo forti somme in denaro e manodopera. Oggi, dopo alcune modifiche al vecchio statuto, si opera e siauspica di trasformare il sodalizio in associazione mariana, con l’intento di riscoprire le originali finalità di formazione spirituale dell’associato e la sua precipua devozione e venerazione alla Madonna.